Riabilitazione del pavimento pelvico e chirurgia prostatica

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La riabilitazione del pavimento pelvico viene spesso associata all' immagine della donna, legata alla gravidanza e alla menopausa. Sono moltissimi, invece, gli uomini per cui l' incontinenza urinaria rappresenta una problematica importante, altamente impattante per la qualità della vita.

Le perdite involontarie di urina, infatti, rappresentano non solo un problema igienico, ma anche fisico e psicologico e suscitano imbarazzo e senso di frustrazione nelle attività della vita quotidiana (lavorative, del tempo libero, sociali e sessuali).

L' incontinenza urinaria può essere trattata con tecniche riabilitative ed esercizi di rieducazione motoria specifici, con lo scopo di ridurre o eliminare il disturbo.

CAUSE DI INCONTINENZA URINARIA NELL'UOMO

Tra le cause più comuni di incontinenza urinaria maschile si possono evidenziare:
• interventi chirurgici alla prostata (prostatectomia radicale o asportazione di adenoma);
• invecchiamento;
• vescica iperattiva: sindrome caratterizzata da urgenza minzionale e pollachiuria (aumento della frequenza minzionale) sia diurna che notturna;
• ritenzione urinaria sub/completa da ostruzione cronica allo svuotamento;
• infezioni ricorrenti e traumi del sistema urinario;
• malattie neurologiche acquisite (Parkinson, ictus, sclerosi multipla) o congenite.

L' incontinenza urinaria è definita come la comparsa di perdite involontarie di urina e può essere distinta in tre tipologie:
• Da stress: quando le perdite si presentano a seguito di uno sforzo, rappresentato da passaggi di posizione da seduto in piedi (incontinenza severa), ridere, tossire o starnutire (incontinenza moderata), camminare velocemente, fare le scale o sollevare pesi (incontinenza lieve);
• Da urgenza: quando le perdite si presento a seguito dell' impossibilità di procrastinare o gestire lo stimolo minzionale;
• Mista: dovuta alla combinazione delle due condizioni precedenti.

RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO PER L' UOMO

La chirurgia prostatica rappresenta statisticamente la causa principale di comparsa di incontinenza urinaria nel soggetto maschile. Esiste evidenza scientifica di efficacia della riabilitazione del pavimento pelvico nel recupero di tale disfunzione. L' intervento riabilitativo deve essere precoce, quindi, si può cominciare a lavorare sulla riattivazione muscolare del pavimento pelvico già dalla rimozione del catetere. Anzi, gli uomini in attesa di chirurgia prostatica dovrebbero essere educati individualmente ad una selettiva contrazione della muscolatura del pavimento pelvico 2-3 settimane prima dell' intervento chirurgico, così da poter preparare il tessuto all' operazione e migliorare le capacità di recupero.

La riabilitazione del pavimento pelvico deve essere progettata in maniera individuale sulla base della diagnosi dell' urologo e della valutazione ottenuta dall' esame obiettivo e soggettivo eseguito dal fisioterapista dedicato.
L' esame soggettivo comprende la stima di sintomi, anamnesi patologica e chirurgica e i farmaci assunti. L' esame obiettivo comprende, invece, l' osservazione o l' esplorazione anale per determinare la forza, la tenuta, l' affaticabilità e la capacità di rilassamento della muscolatura perineale. I muscoli del pavimento pelvico si estendono dal pube fino a sacro e coccige, formando una sorta di fionda e le funzioni svolte da questo complesso muscolo-fasciale sono di sostegno degli organi contenuti nella bassa cavità addominale e di contenimento di feci e urine.

L' intervento riabilitativo si suddivide in tre fasi:
1) apprendimento motorio e presa di coscienza della zona perineale;
2) chinesiterapia pelvi-perineale: il paziente viene istruito all' esecuzione degli esercizi di Kegel, che consistono in fasi di contrazione e di rilasciamento della muscolatura perineale di varia durata e in diverse posizioni;
3) rieducazione funzionale: imparare ad usare la contrazione per evitare le perdite involontarie.

In caso di incontinenza urinaria da sforzo, gli esercizi per i muscoli perineali sono studiati per aumentare la forza, la resistenza e la velocità di reclutamento muscolare. Il lavoro funzionale è rappresentato dal rafforzamento della muscolatura durante le attività che aumentano la pressione intra-addominale, quali tossire, starnutire, sollevare un peso, flettersi con il tronco in avanti e passare in piedi da seduti e che, in genere, rappresentano quegli stress a seguito dei quali si verifica la perdita.
La resistenza muscolare può essere allenata dal paziente eseguendo l' attivazione muscolare anche durante il cammino.

L' incontinenza urinaria da urgenza si può sviluppare in seguito alla paura delle perdite, conseguenti ad un' incontinenza urinaria da sforzo e si può presentare dopo un trauma psicologico, quale un lutto, un divorzio o un intervento alla prostata. L' ansia peggiora la situazione. In assenza di altre cause, quale per esempio, infezioni delle vie urinarie, calcoli e cancro vescicali, l' incontinenza urinaria da urgenza può essere trattata con esercizi di riabilitazione del pavimento pelvico e correzione di eventuali atteggiamenti comportamentali e abitudini scorretti. Nei casi di grave incontinenza urinaria da urgenza possono essere necessari farmaci anticolinergici.
Gli uomini affetti da questo tipo di incontinenza vanno incoraggiati a svolgere esercizi di rinforzo della muscolatura perineale oltre che eseguire tecniche di soppressione dell' urgenza. Tali tecniche inducono un controllo corticale della funzione della vescica; pertanto, il fisioterapista dedicato insegnerà al paziente a rilassarsi durante l' urgenza minzionale, quando la vescica è contratta. Dopo un minuto, quando la vescica è rilassata, il soggetto può recarsi al bagno con calma o proseguire con altre attività.

Non deve essere trascurata la condizione nota come gocciolamento post-minzionale, che consiste nella perdita di urina che si verifica al termine della minzione. Al paziente verrà insegnato anche a contrarre con forza i muscoli del pavimento pelvico dopo aver terminato la minzione per eliminare tale gocciolamento.
Allo stesso modo viene anche trattata la disfunzione erettile legata alla sola debolezza della muscolatura perineale.

È possibile associare alla chinesiterapia:
• elettrostimolazione: tecnica che consiste nell' applicazione di stimoli elettrici che permettono la selettiva contrazione dei muscoli del pavimento pelvico attraverso elettrodi di superficie o sonda anale;
• biofeedback: metodica che permette di visualizzare su uno schermo o con segnali luminosi o acustici l' attività dei muscoli che il paziente sta contraendo.

È altamente raccomandato rivolgersi ad un fisioterapista specializzato già in previsione di un intervento di chirurgia prostatica, oltre che a seguito dell' operazione, dato che l' intervento riabilitativo può essere determinante nella risoluzione del problema rappresentato dall' incontinenza urinaria. Questo si traduce in un netto miglioramento della qualità della vita e nel ripristino di capacità e funzioni.

Dott.ssa Francesca Lepre Ostetrica e Fisioterapista