Informazioni varie

Salve, sono un ragazzo di 19 anni, e nel giro di 3 anni mi hanno ricostruito i due legamenti crociati (nel 2009 quello desto e nel 2012 quello sinistro), in entrami i casi con il semitendinoso e gracile, e in entrambi i casi si sono rotti giocando a calcio.
Volevo porgervi alcune domande a ruguardo:
1) Come mai nel giro di poco tempo e a quest'età ho già rotto i due crociati? Puo essere solo sfortuna, come mi ha sempre detto l'ortopedico? Puo essere dovuto a problemi di schiena (ho la scoliosi 10° circa) o dall'appoggio del piede (piede piatto) o dalle ginocchia vare?
2) Questa domanda sembra un po sciocca ma ho bisogno di una risposta: il muscolo (nel mio caso il quadricipite visti i problemi avuti alle ginocchia) come deve essere?(nel senso è importante la voluminosità, la grandezza, oppure è piu importante la potenza, la resistenza)?
3) I neolegamenti sono identici a quelli naturali? Sono piu resistenti visto che sono quadruplicati? Hanno la stessa possibilità di rottura?

GRAZIE IN ANTICIPO.

PS: una cosa che non c'entra niente con le domande precedenti: è vero che le scarpe devono avere un sostegno (tacco) di 2-3 cm? Visto che ho le gambe vare potrei avere dei problemi al ginocchio? Ho bisogna di un plantare?

Buongiorno,
sicuramente atteggiamenti posturali viziati come una scoliosi o un appoggio plantare scorretto possono rappresentare un ulteriore fattore di rischio nelle lesioni.
E' anche vero però che molto dipende dalle modalità con cui sono avvenuti i due infortuni, ad esempio in uno scontro con un trauma diretto sull'articolazione oppure successivamente ad una torsione del ginocchio.
Queste dinamiche rappresenterebbero uno stress articolare importante anche in soggetti esenti da particolari problemi in ottica posturale.
In questi casi è importante mantenere la muscolatura tonica ed elastica perchè deve essere in grado di rispondere alle sollecitazioni a cui è sottoposta l'articolazione e di sostenerla al meglio.
Per quanto riguarda la resistenza dei legamenti ricostruiti posso dire che hanno bisogno di un pò di tempo per integrarsi nella funzionalità articolare in quanto sono strutture di origine tendinea, ma in seguito si adattano benissimo al loro nuovo ruolo.
Per quanto riguarda scarpe ed eventuali plantari bisogna sempre valutare visivamente la persona e la sua postura prima di poter affermare o meno l'eventuale necessità dei presidi ortopedici.
Mi auguro di aver risposto in maniera esaustiva a tutte le Sue domande.
Cordiali saluti.