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Il metodo Mezieres - Il trattamento

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Il Trattamento

La prima seduta di un trattamento Mézières comincia sempre con una meticolosa anamnesi ed un accurato e preciso esame obiettivo del paziente.

L’anamnesi ci permette di avere una visione più ampia dei processi traumatici e patologici pregressi e in atto del nostro paziente, ed è inoltre fondamentale poiché può informare su patologie che possono rappresentare un campanello d’allarme se non una controindicazione al trattamento.

Successivamente si effettua l’esame obiettivo. Il paziente viene esaminato inizialmente in piedi: di fronte, nei due profili, di spalle e in posizione plantigrada.paziente in posizione eretta

In queste posizioni si chiede al paziente di tenere uniti i piedi medialmente dai talloni agli alluci; in queste posizioni devono essere valutati dimorfismi, asimmetrie e compensazioni di tutte le articolazioni. In seguito il paziente verrà esaminato in posizione supina ponendo in tensione la propria catena posteriore.

In questa posizione si analizzeranno oltre che ulteriori compensazioni e dimorfismi, anche l’attitudine respiratoria e inoltre si procederà con la palpazione delle prime vertebre cervicali.

Durante lo svolgimento dell’esame obiettivo il fisioterapista compilerà una scheda personale dove verranno annotatate tutte le problematiche relative al paziente emerse dall’anamnesi e dall’esame obiettivo. Normalmente è buona norma rieffettuare questa osservazione dopo un certo numero di sedute.

In seguito si procede con il trattamento che deve essere specifico e personalizzato in base alle problematiche del paziente.

Il primo passo per un buon trattamento è l’educazione alla respirazione, che in questo caso diviene un mezzo per ottenere una buona forma della cassa toracica: “Buona forma = Buona funzione”.

La 6° legge, come già sappiamo, enuncia che: “Ogni allungamento, detorsione,dolore,sforzo implica istantaneamente un blocco respiratorio in inspirazione”, ed è per questo motivo che, il metodo Mézières si rivolge esclusivamente all’espirazione, che il paziente deve eseguire per tutta la durata del trattamento in modo lento, profondo e prolungato.

L’espirazione lenta e prolungata verrà eseguita costantemente dal paziente, mentre egli stesso manterrà la postura che il terapista riterrà più idonea al fine di correggere le proprie asimmetrie compensazioni e dimorfismi.

Lo scopo del trattamento Mézières è quello di allungare, detorcere e lordosare l’intera catena muscolare contemporaneamente. I muscoli motori sono gli organi del movimento, ma se i loro antagonisti non si rilasciano diventano freni del movimento ed essi non possono muoversi.

Alla base della riuscita del trattamento ci deve essere l’allungamento delle catene muscolari che se troppo corte e forti implicano la comparsa dei dimorfismi e l’instaurazione della patologia. Nel metodo mézières esistono delle chiavi e delle posture proprie della tecnica.

Le chiavi sono veri e propri strumenti correttivi ed anche diagnostici, e sono:

  • La retropulsione dell’occipite: Si ottiene con l’elevazione dell’occipite nel piano scapolare e del sacro, e si effettua ravvicinando il mento al collo. Questa chiave fa appello ai muscoli precervicali ed intrattiene il sollevamento di tutta la parte anteriore del torace. Cancella la lordosi cervicale, ma accresce per compensazione la lordosi lombare che si estende fino alla zona dorsale. L’inversione della colonna dorsale è responsabile della proiezione anteriore della regione sottomammaria ed è ciò che va evitato.
  •  La Rotazione della testa: Questa chiave, viene utilizzata per la correzioni delle prime vertebre cervicali. Produce, dal lato opposto, un’elevazione della metà anteriore del torace. Bisogna impedire che la spalla dal lato opposto alla rotazione sia trattenuta in avanti. Come risposta evocata ineluttabile si ha la propulsione dell’emitorace controlaterale.
  • L’inclinazione della testa: Questa chiave produce, dal lato opposto, un’espansione del contorno laterale, mentre omolateralmente il contorno si restringe. Intrattiene inoltre controlateralmente, un elevazione del bacino. L’espansione dell’emitorace controlaterale è una risposta evocata ineluttabile.
  • L’inclinazione della testa: Questa chiave produce, dal lato opposto, un’espansione del contorno laterale, mentre omolateralmente il contorno si restringe. Intrattiene inoltre controlateralmente, un elevazione del bacino. L’espansione dell’emitorace controlaterale è una risposta evocata ineluttabile.
  • Abduzione dell’arto superiore in rotazione mediale: Questa chiave da come risposta evocata ineluttabile, l’espansione dell’emitorace omolaterale.
  • Elevazione dell’arto superiore in rotazione laterale: La risposta evocata ineluttabile di questa chiave è la propulsione dell’emitorace omolaterale.
  • Elevazione bilaterale degli arti inferiori: Ci permette di verificare la lunghezza degli arti inferiori, i gradi di flessione dell’anca e la flessione e la rotazione mediale delle ginocchia che va evitata.

Nell’utilizzare le chiavi è importante tener conto delle risposte evocate aleatorie al livello degli altri segmenti corporei, in base alla chiave utilizzata per il trattamento.

Nell’utilizzare le chiavi è importante tener conto delle risposte evocate aleatorie al livello degli altri segmenti corporei, in base alla chiave utilizzata per il trattamento.